Camminare sui monti inseguendo Campana
La Repubblica, 26-03-2011, Elena Stancanelli
Camminare e scrivere. Il libro di Giovanni Cenacchi, I monti orfici di Dino Campana, si muove sulle tracce dell’amatissimo poeta di Marradi. Ne ripercorre i sentieri, con ragionar attento e sapienza di sguardo. È un saggio critico, ma quando lo lessi la prim volta, rimasi colpita soprattutto dalla qualità della scrittura. Come fosse un romanzo, un libro accanto ai Canti Orfici e non da
quello derivato. Camminare e scrivere, anche questo era sorprendente: un critico dalle gambe buonissime e i muscoli forti almeno come quelli del giovane garçon dalla testa rossa, la cui barbarica bellezza intimoriva Sibilla Aleramo, in procinto di incontrarlo sugli Appennini. A Casetta di Tiara, precisamente. Meta di una delle dieci passeggiate che compongono questo prezioso libro, ripubblicato in
questi giorni da Mauro Pagliai. L’ho sfogliato di nuovo. Adesso so qualcosa di più di Cenacchi: so che è stato alpinista, documentarista. Ho letto anche il suo Cammino tra le ombre. Sorta di diario della malattia, in forma di brevi pensieri rivolti alla figlia Viola, uscito postumo per Mondadori. So che questo scrittore era capace insime di intelligenza e devozione, come i migliori.