Firenze si prepara ad abbracciare Antognoni
Il Giornale della Toscana, 03-03-2011, Mario Tenerani
Firenze si avvicina all’evento con il passaparola, come attraversata da una scarica di adrenalina. L’«Antognoni’s Day» di domani sera al PalaMandela non sarà una serata di gala, né una celebrazione di plastica, sarà semplicemente una gigantesca festa in casa. Dai più giovani che non hanno mai visto giocare il Capitano – e finalmente lo vedranno attraverso le immagini che scorreranno continuamente sul maxischermo –, ai quarantenni cresciuti a pane e Antognoni, per finire ai più anziani che però quando erano più giovani godevano come matti nel vedere danzare sul campo il numero dieci della Fiorentina e della Nazionale: ci saranno tutti. Perché sarà importante esserci, soprattutto in un frangente così delicato per le sorti viola, per marcare il territorio del senso di appartenenza. E saranno tutti lì per ringraziare Antognoni di averli rappresentati su tutti i campi d’Italia, d’Europa e del mondo, come ambasciatore della Fiorentina e di Firenze nello sport. Perché Giancarlo in una città di guelfi e ghibellini, ha saputo essere guelfo e ghibellino, unendo sempre, mai dividendo. Ha questo privilegio: è nato per costruire, non per distruggere. E questo la gente lo percepisce.Ingresso libero, cancelli aperti alle 19  e via di filato per qualche ora. B B King cantava into the night, tutto in una notte; la festa in casa per Giancarlo sarà così. Perch&ea
cute; la lista è lunga: si partirà quando sarà ancora giorno con un mini-torneo di bambini delle scuole di calcio di Firenze, organizzato dalla Federazione. Teatro delle sfide le adiacenti strutture della Floriagafir (storica società di Firenze). Dopo le premiazioni: con attestati e riconoscimenti firmati in calce da Giancarlo Antognoni . Verso le 19,30 partirà un talk-show con Antognoni, assoluto protagonista della serata, al centro del palco e intorno una pattuglia nutrita di giornalisti. Soprattutto quelli che lo hanno conosciuto meglio e accompagnato nella sua lunga carriera. Saranno rappresentate tutte le categorie della stampa: da internet, alla radio e tv. Presenti anche esponenti importanti di Rai, Mediaset e Sky. Verso le 20,30-20,45 toccherà alla Fiorentina attuale, che ha collaborato alacremente con gli organizzatori dell’evento, presentarsi sul palco: formazione composta da Frey, Mutu, Jovetic, Gilardino, Montolivo, il diesse Corvino e il team manager Ripa. La prestigiosa delegazione viola non potrà trattenersi a lungo. La difficile gara con il Catania si giocherà poche ore dopo e quindi Mihajlovic vuole giustamente massima concentrazione e a letto presto. I viola dovrebbero andarsene verso le 21 e a quel punto partirà lo show.Sarà Gianfranco Monti a condurre la serata, affiancato da Cristina De Pin. Tra i tanti ospiti i cantanti Marco Masini e Paolo Vallesi, la show girl Eleonora Di Miele, il vignettista Sergio Staino, Carlo
Conti che arriverà da Roma non appena finiti gli impegni con L’eredità, il comico Niki Giustini e tante altre sorprese. Sì perché la scaletta sarà anche molto flessibile a seconda di chi potrà magari arrivare all’ultimo momento... Ci sono dei nomi top-secret proprio perché se dessero conferma all’ultimo momento potrebbero rappresentare grandi regali per la tifoseria viola... Monti viaggerà attraverso il libro, appena uscito, di Giancarlo Antognoni, scritto da Luca Calamai, “Dieci modi per dirti ti amo”: a ogni capitolo sarà abbinato uno o più ospiti. Dai compagni di Giancarlo in Nazionale, tanti i “mundial” dell’82 presenti, a quelli di 15 anni in viola. Poi Rita, la moglie, e i figli Alessandro e Rubinia. Il dottor Fini, medico storico della Nazionale e responsabile del Museo del calcio di Coverciano, porterà la copia della Coppa del Mondo vinta dagli azzurri nell’82.
E i tifosi? Sono mobilitati, tutti nel segno di Giancarlo. Al bando polemiche e contestazioni. Ci sarà un corteo spontaneo che muoverà dal piazzale della Fiesole alle 18,30 e arriverà al PalaMandela. Striscioni, bandiere, maglie, sciarpe, foto, poster e cimeli legati alla storia di Giancarlo Antognoni. Perché gli anni passano, ma la leggenda di “Antonio, unico dieci” resiste. Tutto in una notte per spiegare, a chi non lo avesse compreso, che significa senso di appartenenza.