Cioni torna e spara su Renzi: «Sembra Previti»
Leggo, 21-01-2011, ––
Schiaffi e carezze (politiche, s’intende) dall’ex sceriffo di Firenze Graziano Cioni al sindaco Matteo Renzi. «Con la rottamazione usa toni uguali a quelli di Previti, quando diceva “non faremo prigionieri” – ha strapazzato il primo cittadino ieri lo sceriffo, presentando il suo nuovo libro-diario su 40 anni di politica vissuta, ‘Cioni ti odia’ (Ed. Polistampa) – ma Previti però si riferiva agli avversari politici, Renzi parla
degli alleati, a chi lo ha votato o fatto votare, e questo non va bene».
L’ex sceriffo ha però invocato anche «largo ai giovani e ai Renzi», perchè «il correre, l’impeto di Matteo sono qualcosa che viene sentito in modo positivo da tanti elettori del centrosinistra, stufi di perdere». Cioni però, ad Arcore da Berlusconi non ci sarebbe andato: «Non è uno scandalo, ma meglio Palazzo Chigi, o magari un ombrellone in spia
ggia a Viareggio». L’ex sceriffo, malato da due anni, e sotto inchiesta per la vicenda urbanistica di Castello, ha infine confessato di sentirsi a sua volta rottamato.
«Il mio partito mi ha abbandonato – ha puntato il dito – non ho mai ricevuto una telefonata da un dirigente, non dico per esprimermi solidarietà sull’inchiesta – quello lo capisco che non venga fatto – ma semplicemente per chiedermi: come stai?».