Mario Domenichelli, Lugemalé
Volontari per lo Sviluppo, 01-04-2006, Lorenza Fontana
Primo romanzo di Mario Domenichelli, finalista al premio Viareggio 2005, Lugemalè è un libro fatto di quadri narrativi sovrapposti: Tomas, un bizzarro e originale professore di Mogadiscio, affida le sue riflessioni a un manoscritto/romanzo, recapitato prima di morire all’amico Valerio, da cui emergono amori, sogni,
speranze e malinconie di una generazione che vede il proprio mondo devastato dalla violenza, dalla corruzione e dal disincanto. Sullo sfondo, la denuncia di un dramma, quello della Somalia travolta dalla guerra civile e abbandonata dalla comunità internazionale - "La Somalia è svanita dalla carta geografica e televisi
va dei media: che sia caduta fuori dalla globalizzazione?" - e lo sguardo idealista e disincantato sull’Africa e sul mondo della cooperazione. Originale la struttura: un romanzo e la storia della sua lettura, in un esercizio di stile, a volte un po’ snob, ma efficacissimo nel tratteggiare personaggi ed emozioni.