A Firenze: “Per una classicità moderna”
Metropoli, 10-12-2010, Fabrizio Borghini
Aspetti e contributi dell’esperienza astratta all’Accademia delle Arti del Disegno
È stato il presidente dell’Accademia delle Arti del Disegno Luigi Zangheri a inaugurare, sabato 4 dicembre, la mostra “Per una classicità moderna/Morfologia costruttiva” ospitata fino al prossimo 30 dicembre nella Sala delle esposizioni dell’Accademia di piazza San Marco a Firenze. Di fronte a un folto pubblico, i critici d’arte Ugo Barlozzetti e Corrado Marsan hanno presentato le opere dei dodici artisti che partecipano all’evento fiorentino: Nadia Benelli, MauroBini, FrancoBulletti, Emilio Carvelli, Desireau, Antonio di Tommaso, Paolo Favi, Piero Gensini, Fabrizio Gori, Marcello Guasti, Gabriele Perugini e Franco Rosselli. Il professor Domenico Viggiano, segreta
rio generale dell’Accademia, nel suo intervento ha evidenziato la «coerenza e il costante impegno individuale e collettivo del Gruppo Il Moro teso a definire alcuni aspetti e contributi dell’esperienza astratta a Firenze dopo il periodo di Astrattismo Classico nella continuità della ricerca contemporanea ». Anche il prof. Barlozzetti ha ricordato che «L’ Astrattismo Classico a Firenze, come i successivi sviluppi del Segno Rosso e dello Studio d’arte Il Moro – questi puntualizzati nel 1972 dal manifesto Per una morfologia costruttiva – è stato ribadito alla metà degli anni ottanta con il manifesto Per un nuovo impegno che ha rivendicato una concezione ove la produzione artistica è colta come soglia per un forte dialogo volto a rins
aldare le valenze ancora provocatoriamente vitali dell’astrazione e della sperimentazione che caratterizzavano il fare con la riflessione sulla razionalità e quindi sulla centralità dell’umano». Nel catalogo n˚ 55 edito da Polistampa per l’Accademia delle arti del disegno, Chiara Toti scrive «Pur nella loro specificità, i dodici artisti sono accomunati dall’amore dalla forma, espressione di una visione antropocentrica del mondo che, rivendicando la superiorità della ragione, la eleva a misura e ordine di tutte le cose». La mostra sarà aperta al pubblico con ingresso libero tutti i giorni feriali dalle 9 alle 13 e dalle 17 alle 19. Nei giorni festivi sarà visitabile solo al mattino dalle 10 alle 13 (chiuso il lunedì).