Libri, Elena Gurrieri e «Quel che resta del sogno»
Toscana Oggi, 10-10-2010, Michele Brancale
Elena Gurrieri, un bagaglio di passioni letterarie e tre fuochi di ricerca: i primi due, connessi alla sua attività di responsabile della Biblioteca del Seminario di Firenze, sono lo studio di un codice sulla Firenze della seconda metà del Quattrocento, il Codice Rustici, e la vicenda, anche letteraria, di Maria Maddalena dei Pazzi (comprensiva anche delle ricadute nelle arti figurative). Il terzo è lo stud
io di alcuni autori del Novecento, tra i quali trova posto, con una sottolineatura particolare, Sandro Penna. Gli esiti di questa terza parte di ricerca hanno trovato un primo approdo sistematico nel volume «Letteratura biografia e invenzione», edito da Polistampa, e ora con «Quel che resta del sogno», che raccoglie, per Mauro Pagliai Editore, dieci studi svolti dal 1989 fino allo scorso anno, comprensiv
i di materiali inediti di valore. Accanto ai testi studiati e proposti sul crinale che potremmo dire più strettamente filologico, vi sono analisi che puntano di più a scandagliare quella «psicologia lesa» che Gurrieri affronta senza reticenze. Il libro è stato presentato nei giorni scorsi all’Archivio di Stato di Firenze. Tra i relatori, la docente di letteratura italiana Laura Barile.