Il mistero di Arnolfo
Toscana TV, 20-12-2005, ––
0/12/2005 - Arnolfo di Cambio sta all’arte come Copernico all’astronomia. Un paragone ardito forse ma che mette in luce chi è lo scultore e architetto che Firenze celebra con una grande mostra.

Arnolfo, forse poco che cinquantenne, nel 1296 inizio a riedificare Santa Reparata, l’antica cattedrale prima paleocristiana poi romanica con transetto absidato e navate parallele. L’edificio e’ lontano, ormai estraneo alla nouvelle vague delle chiese gotiche progettate come racconto epico, scolpito ed istoriato da vetrate che si vengono realizzando in Francia da Saint Denis a Chartres a Notredame e quindi in Germania e anche in Italia. Ecco una delle novita
217; di questa mostra fiorentina: la restituzione di quella facciata del meraviglioso progetto di Arnolfo rimasto incompiuto e poi inopinatamente distrutto da Bernardo Buontalenti nel 1587. Dell’arte di Arnolfo restano molte opere, ma il suo capolavoro e’ la facciata del Duomo, perduta, e le straordinarie opere che vennero disperse. Una parte di queste sculture una novantina sono tornate a Firenze in occasione di questa mostra, concessa da musei e privati di qual e di la’ dell’Atlantico. Il vanto della rassegna e’ la ricostruzione della facciata: in legno e miniatura, fedelissima ai pochi documenti scritti e visivi che ci sono rimasti. Una vicenda quella della dis
truzione legata alla Controriforma, voluta da Francesco, figlio di Cosimo dei Medici: leggenda vuole che i marmi gridassero e lacrimassero sotto il piccone che li spaccava, mentre i pezzi buttati giu’ furono accaparrati dai potenti del tempo la famiglia Riccardi prese undici statue Giovanni dei Medici nove. La mostra fiorentina restituisce all’opera di Arnolfo le finte finestre a mosaico della facciata e ha ricomposto i tre grandi portali con le loro lunette. La struttura arnolfiana per sempre distrurra all’esterno riemerge cosi’ all’interno proponendo una scansione architettonica che trova confronti con Santa Croce da una parte e Palazzo Vecchio dall’altra.