Immagini di sé in b/n, qualche volta a colori
Provincia di Torino, 21-06-2010, Emma Dovano
Il libro di Grazia Frisina, la sua prima opera in prosa, ha fatto riemergere un pensiero che più volte è già stato scritto in questa rubrica, e cioè che solo le parole e la scrittura ci lasciano la libertà di viaggiare, di andare, anche di correggere gli avvenimenti, di affrancare la propria storia se doveroso, anche la storia più matrigna, perché la scrittura abita in un territorio totalmente svincolato e indipendente, e permette a chi ne fa uso - delle parole e della scrittura - di creare una vita a fianco e a rinforzo di quella reale, autorizza a viaggiare liberamente avanti e indietro attraverso frontiere che altrimenti sarebbero interdette.
La scrittura di racconti, le parole allineate dal pc, le righe che diventano versi e che vanno a capo secondo la metrica e il pensiero puro del poeta, quelle che riempiono le finestre dei messa
ggi di e-mail - e di cui si aspetterà poi il rimando, la parola scritta lascia la libertà, la permette, la cerca. In questo libro Emilia, mielia@… it, innamorata di Emily Dickinson, incontra e intrattiene una corrispondenza con athos@… it, con la passione per F.Hölderlin. parlano della loro vita e dei sogni con le parole di due poeti: la poesia veicola i messaggi.
Hanno una vita, quella reale, bloccata. Lui è di Torino, abita in un quartiere con tanti palazzoni e pochi alberi, gira in via Roma, ama la sua moto, racconta di amici che lavorano nei campi rom della periferia; lei vive vicino a Mantova, in famiglia, con la madre e la sorella Stella, dalla sua posizione un po’ spia il mondo, un po’ lo assale, e come tutti - come anche la sorella - vive brevi condizioni di felicità e ritorni di momenti di grande oscurità. A v
olte respira aria di vetro.
Viene architettato un incontro - ingenuamente. Emilia nelle mail - e non solo - si presenta nelle vesti della sorella per provare una storia che pensa le sia negata e anche perché crede sia più facile vivere delle esperienze in un’altra condizione, invece l’incontro mancato la fa avvitare dentro e anche la relazione, i discorsi con la sorella, le confidenze si immergono a tratti in un silenzio cupo o invece esplodono malamente.
Cambiano i rapporti, crescono, Stella parte e di nuovo la comunicazione è mediata, interposta e arricchita dai versi poetici di Emilia-Emily. Sollevò le sue piume/ tracciò un arco/ si dibattè/ per alzarsi di nuovo. (E.Dickinson, 798).
Le poesie, i racconti, i libri - quelli letti, quelli scritti - accompagnano, proteggono, ci fanno vivere. O almeno vivere una storia.