C’era una volta un direttore-pittore
Il Giornale della Toscana, 05-03-2010, Claudia De Luca
Una mostra per ripercorrere il periodo di formazione del Museo Nazionale del Bargello attraverso una delle figure più eclettiche del XIX secolo: Il metodo e il talento. Igino Benvenuto Supino primo direttore del Bargello (1896-1906). Da oggi fino al 6 giugno l’antico Palazzo del Popolo ospiterà l’allestimento curato dalla direttrice Beatrice Paolozzi Strozzi in collaborazione con Silvio Balloni e Ilaria Ciseri. La mostra presenta una biografia «visiva» di Igino Supino, personalità straordinaria e «così singolarmente ricolma di talenti – come scrive la soprintendente per il Polo Museale, Cristina Acidini – da poter vivere quasi tre vite nell’arco di una sola: artista, funzionario di museo, studioso e docente universitario».Igino, pisano, fa infatti il suo ingresso sulla scena artistica fiorentina come pittore ma poi la sua curiosità intellettuale lo spinge ad appassionarsi all’indagine storica fino ad abbandonare la tela in favore della storia dell’arte. Nel 1896 diviene ispettore responsabile del Museo Nazionale del Bargello, cui dedicherà die
ci anni di instancabile dedizione: ne catalogherà il patrimonio, ne vaglierà le nuove acquisizioni e ne progetterà un completo riordino. È nel 1904 che viene nominato Direttore del museo, incarico fino ad allora affidato al Soprintendente delle Gallerie Fiorentine, e due anni dopo vince la cattedra di Storia dell’Arte all’Università di Bologna, città in cui si spegnerà nel 1940. La mostra, promossa dal Ministero per i Beni e le Attività culturali, è finanziata dall’Associazione degli Amici del Bargello e dalla Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo museale della città di Firenze. Le tappe più importanti della vita di Igino vengono ricostruite attraverso documenti autografi, fotografie e opere d’arte di proprietà dei suoi eredi: sono presenti i suoi stessi dipinti, mai esposti finora, che dimostrano i suoi rapporti giovanili col macchiaiolo Giovanni Fattori (testimoniati in mostra anche da una lettera autografa del maestro e da due quadri che gli donò) oltre a sculture e disegni. Sa
rà inoltre proiettato e allegato al catalogo di Mauro Pagliai Editore il film del giovane regista genovese Matteo Musso. Il costo del biglietto è piuttosto contenuto: intero 4 euro (comprensivo dell’ingresso al museo), ridotto 2 euro per i cittadini europei tra i 18 e i 25 anni e gratuito sempre per i cittadini europei al di sotto dei 18 anni o al di sopra dei 65. La mostra è aperta al pubblico dalle 8,15 alle 17 dal martedì al sabato, nella II e IV domenica e nel I, III, V lunedì del mese; resterà chiusa per i festeggiamenti del 1° maggio. Il Bargello, in attesa di ospitare l’appuntamento di chiusura di Firenze 2010 – Un anno ad arte dal 10 settembre al 10 gennaio con «I grandi bronzi del Battistero. Rustici e Leonardo», propone per l’estate una serie di eventi interessanti: tra giugno e luglio lo spettacolo Dracula, in lingua originale con sottotitoli in italiano, della compagnia teatrale Festa; la musica dell’Accademia San Felice (offerta anche invernale), la trentesima stagione concertistica con l’Orchestra da Camera Fiorentina e tanto altro ancora.