Mostre: il metodo e il talento, la figura di Igino Benvenuto Supino primo direttore del Bargello
AdnKronos, 04-03-2010, ––
Firenze, 4 mar. - (Adnkronos) - Il Museo Nazionale del Bargello ospita, da domani,la mostra “Il metodo e il talento. Igino Benvenuto Supino primo Direttore del Bargello” (1896-1906). Curata da Beatrice Paolozzi Strozzi, con la collaborazione di Silvio Balloni e Ilaria Ciseri, la mostra intende proporre al pubblico la storia del periodo di formazione del Museo del Bargello, alla fine del XIX secolo, attraverso la figura del suo primo direttore, Igino Benvenuto Supino (1858-1940): grande storico dell’arte, ma anche pittore, museografo di fama i
nternazionale, collezionista. In rapporto con tutte le personalità più eminenti della cultura letteraria, storica e figurativa tra la fine dell’Ottocento e la seconda guerra mondiale - dal Pascoli al Carducci, a Corrado Ricci, Wilhelm von Bode, Adolfo Venturi, Marcel Reymond, Gabriele D’Annunzio, Giovanni Fattori, Vittorio Corcos. Supino fu fondatore della moderna disciplina storico-artistica, basata sulla ricerca documentaria e sull’uso, allora pioneristico, della fotografia. Ma in gioventù fu lui stesso pittore (allievo
di Antonio Ciseri all’Accademia di Belle Arti di Firenze) e personaggio di spicco nell’ambiente artistico fiorentino della fine del secolo. I suoi rari dipinti, d’ispirazione prima macchiaiola poi simbolista, mai esposti finora, dimostrano i suoi stretti rapporti, in gioventù, con Giovanni Fattori (testimoniati in mostra da una lettera autografa del maestro e da due quadri che gli donò); più tardi, con Vittorio Corcos e Plinio Nomellini, che lo ritrassero entrambi in due dipinti, anch’essi presentati al pubblico.