Quando comporre è un’arte
Il Cittadino, 16-11-2005, Fabio Francione
La fortuita coincidenza di anniversari – i cento anni dalla nascita lo scorso anno e i trent’anni dalla scomparsa quest’anno – ha prodotto sull’opera di Luigi Dallapiccola un interesse fuori dal comune per un musicista contemporaneo. Infatti, Dallapiccola è stato il primo compositore italiano ad adottare, a partire dal 1940, il sistema dodecafonico sperimentato da Schoenberg e dai suoi celebri allievi. La venera
zione per il maestro viennese e per il più brillante ed aforistico dei suoi discepoli, Anton Webern, era leggendaria. Questo cd, che raccoglie tutta la produzione che il maestro istriano, ma fiorentino d’adozione, compose per violino e pianoforte, s’allontana dalla sua produzione più celebre, quella cosiddetta "concetrazionaria" che aduna capolavori come Canti di prigionia o Il prigioniero. Qui bisogna senz’altro segna
lare il Quaderno musicale di Annalibera, serie di 11 pezzi brevi dedicati alla figlia. Infine, un merito agli interpreti, Duccio Ceccanti e Roberto Prosseda, chemostrano di essersi immersi nella poetica, non facile, di Dallapiccola.

L. DALLAPICCOLA, Sonatina canonica, Tartiniana seconda, 2 Studi, Quaderno musicale di Annalibera
Duccio Ceccanti, violino; Roberto Prosseda, pianoforte
Naxos distribuzione Ducale 2005