Maria Rita Parsi “Moana non è un’eroina”. La psicologa contesta serie TV con la Placido
AGI, 29-12-2009, ––
Firenze, 29.12.2009 – “Dare in tv per due serate di seguito uno sceneggiato su Moana Pozzi, presentando come un’eroina non un modello di coraggio e di abnegazione ma un’attrice porno, vuol dire mettere confusione negli adolescenti, dando della sessualità un’idea mercantile e stereotipata”. Lo afferma la psicologa e piscoterapeuta Maria Rita Parsi, presidente della Fondazione Movimento Bambino e autrice di pubblicazioni scientifiche, saggi e romanzi, intervistata dal giornalista Enrico Gatta nel numero
di gennaio della rivista «DOC Toscana» diretta da Riccardo Monni per Polistampa.
Sotto accusa è la miniserie in due puntate Moana, prodotta da Sky con la regia di Alfredo Peyretti, interpretata da Violante Placido (figlia del celeberrimo Michele, La Piovra) che già aveva fatto parlare di sé posando a febbraio per la rivista Playboy. La fiction, andata in onda a inizio dicembre con ascolti record, sarebbe capace di influenzare negativamente i più giovani, trasmettendo un messaggio distorto e diseducat
ivo: “Il sesso non viene rappresentato come una componente della persona, ma come una ‘cosa’ da fare meccanicamente o da stare a guardare”, accusa la Parsi, che critica i media in generale e parla di “oscenità della comunicazione” riferendosi anche ai filmati di omicidi violenze trasmessi dai telegiornali. E conclude con un avvertimento: “anziché a una crescita della personalità e della sessualità, si arriva al degrado, al razzismo di fondo, alla perversità”.