«Le nuove forma espressive della poesia»
La Nazione, 19-07-2009, Michele Brancale
Nel suo editoriale che apre il secondo di due numeri dell’elegante rivista ‘Il Portolano’, dedicati alla poesia, , il direttore Francesco Gurrieri scrive tra l’altro che “fra i poeti presenti in questo e nel precedente numero si trovino coloro che sono destinati a traghettar la poesia, forse, verso nuove forme espressive”. I due numeri, editi da Polistampa, con illustrazioni di R. Maestro, e presentati da Ernestina Pellegrini, docente dell’ateneo fiorentino, in una serata a più voci nella libreria Edison, nascono da un attento vaglio critico e anche per questo sono tanto più preziosi. “Calvino - osserva Pellegrini , coordinatrice anche una di una serie di autoritratti - vedeva qualcosa di positivo in questa grande muraglia indifferenziata della scrittura che resiste a una invasiva civiltà dell’immagine. Ma la vera poesia sopravvive in profondità come un fiume carsico e talvolta riesce allo scoperto. Esiste sicuramente una eredità sotterranea e
fertile della poesia”. Tra gli autori presenti Renzo Gherardini e Franca Bacchiega che hanno anche letto le loro composizioni e quelle degli altri scrittori,da Albisani. “Il respiro del tempo - scrive Gherardini - solo l’intimo orecchio della mente/ in armonia di suoni in sé raccoglie:/ e in un moto infinito in lei si scioglie/ la segreta memoria delle forme/ fiorite nella luce del suo grembo/ musica innumerevole del tempo”.Gli fa eco Bacchiega: “. il tuo sorriso sa del battito continuo, inavvertito/ che di notte in notte/ versa vita/ nel polso della terra”. Mentre la poesia consegna il testimone a un’edizione sulla letteratura inglese, esce anche il secondo numero de ‘La casa dei doganieri’ diretta da Vincenzo Crescente, che comprende tra l’altro un accurato saggio su Fenoglio, una disamina dell’attività di Letizia Isaia (con la promozione del suo concorso) e un’antologia dello scrittore fiorentino Raffaello Franchi (1899-1949). 24 autori si sono
messi ai fornelli della letteratura per cucinare il semestrale ‘L’area di Broca’ dedicato al tema del cibo, sotto la regia di Mariella Bettarini. Ad ‘Antropologia della crisi’ è invece dedicato l’ultimo numero di ‘Testimonianze’ “Cerchiamo di mettere in luce - spiega il direttore Severino Saccrdi - i diversi aspetti che in questo difficile momento di passaggio si evidenziano all’interno della nostra società”. Novità di cultura digitale sulla rivista ‘My Media’ (art director Antonio Viscido), con un particolare profilo dedicato a Karin Andersen, maga del mix tra tradizione e nuove tecnologie. Gazebo, nel frattempo, pubblica il dodicesimo dei suoi ‘Quaderni’, con i saggi scritti dal ‘79 al ‘94 da Giovanni Stefano Savino, e la raccolta di haiku ‘Fruscio d’assenza’ di Francesco De Girolamo. A lui il congedo per l’estate: “Un ramo di fiore/ nella nebbia dissolta/ semina oro”.