Fiesole. Il futuro ha un cuore antico
Corrispondenza, 06-07-2009, ––
Precisiamo subito che non siamo di fronte a una delle tante guide che, nei più svariati idiomi, fanno mostra di sé nelle edicole o nei negozi di souvenirs; no, qui caso mai si presuppone una conoscenza abbastanza diffusa del territorio fiesolano, della sua storia e dei suoi luoghi più notevoli. Perché questo libro è un tentativo di “spiegare” Fiesole, di interpretarla, di raccontarne l’unicità in un’ampia sintesi dove trovano una felice simbiosi i tratti della natura e le straordinarie opere dell’arte, mentre intorno a noi le stratificazioni del passato – dalle vestigia etrusco-romane agli edifici sorti in nome della fede cristiana fin anche alle numerose ville sparse per le pendici del colle – ci invitano alla scoperta di un patrimonio paesaggistico e culturale che certamente ha connotati di assoluta eccellenza.In queste pagine c’è ovviamente anche tutta la Fiesole delle più classiche cartoline (e come si potrebbero dimenticare il suo panorama e i suoi monumenti, in primis il suo svelto campanile?) che viene esaltata dallo splendido apparato fotografico di Roberto Germogli. Ma nel volume, opera di uno fra i prestigiosi esponenti del giornalismo fiorentino, c’è molto di pi&ugra
ve;, ci sono cultura e sapienza narrativa non comuni, c’è soprattutto un atto che potremmo definire semplicemente d’amore verso questa piccola città – e Fiesole lo è davvero! - che “l’alterna onnipotenza delle umane sorti” ha costretto a subire il dominio arrogante e spregiudicato della “figlia” Firenze a rischio della stessa sopravvivenza che di fatto sarà garantita solo per la presenza della sede vescovile (ma anch’essa spesso esiliata e addirittura poi costretta a porre il proprio recapito a due passi dal duomo fiorentino per quasi settecento anni).E orse è bene che sia andata così, e che Fiesole abbia mantenuto per secoli un costante profilo di nobile decaduta che per fortuna non ne ha stravolto il caratteristico paesaggio per cui, come scrive l’A., “Fiesole quasi miracolosamente ha salvato intatto il suo panorama e la sua collina, dunque un valore mondiale pur nel vivo di una vicenda urbanistica nazionale fatta di lottizzazioni, scempi e degradi ambientali” (p. 27). e certamente aveva in mente il “colle lunato” il Foscolo quando descrive le bellezze naturali di Firenze: “Lieta dell’aer tuo veste la luna / di luce limpidissima i tuoi colli / per vendemm
ia festanti, e le convalli / popolate di case e d’oliveti / mille di fiori al ciel mandano incensi”, dove si coglie un carattere di gioiosa animazione di tutto il paesaggio.Tornando al volume, cartonato e di grande formato, per maggiore informazione elenchiamo i titoli dei sei capitoli che lo compongono - · La natura, il paesaggio, le ville; · L’oro del passato: gli Etruschi, i Romani, i Longobardi; · Fiesole nel nome della fede; · L’arte a Fiesole: una storia quasi tremillenaria; Fiesole, i grandi forestieri e stranieri; · Vita pubblica, civile e quotidiana – precisando che il testo è anche in versione inglese a ulteriore dimostrazione che Fiesole è patrimonio non solo italiano. Invitiamo perciò i fiesolani (e i fiorentini) a trovare per questo libro una collocazione d’onore nelle proprie biblioteche così che cada spesso sotto gli occhi e torni la voglia di riprenderlo in mano per rinnovarte il viaggio nelle straordinarie bellezze paesaggistiche e artistiche racchiuse in ogni parte della collina fiesolana. Per dovere di completezza segnaliamo che la stessa casa editrice ha licenziato alle stampe una Guida di Fiesole in formato tascabile a firma dello stesso P. F. Listri (aprile 2008, pp. 80).