Andreotti, Baudo, Bonolis... Presenti!
Il Tirreno, 24-03-2009, David Fiesoli
VIAREGGIO - Anche se Pavarotti la ricorda come un momento dorato, non è vero che l’infanzia è il periodo più bello della vita. Quella di Giulio Andreotti, ad esempio, è stata infelice. E anche Pupi Avati ha sofferto molto. Non è nemmeno vero che già da bambini si vede quello che diventeremo da grandi: Paolo Bonolis ad esempio era balbuziente. Nessuno avrebbe mai detto che sarebbe diventato uno dei presentatori televisivi con la parlantina più sciolta. E Margherita Hack non aveva mai sentito parlare in famiglia di un’altra facoltà che non fosse Lettere, altro che astrofisica. Quindi Rossella Martina, la giornalista e scrittrce viareggina che ha raccolto in un libro l’infanzia dei personaggi famosi, si è dovuta ricredere: quei bambini sarebbero spesso diventati quel che non ci saremmo mai aspettati. Si chiamano Luciano Pavarotti, Giulio Andreotti, Paolo Bonolis, Margherita Hack, Pippo Baudo, Pupi Avati, Manlio Cancogni, Marcello Lippi, Dacia Maraini, Giuliano Bugialli, Iginio Straffi (quello delle Winx), Sergio Zavoli, e il cardinale Ersilio Tonini. I “segreti d’infanzia” di questi numeri uno della scienza, della televisione, della letteratura, della musica, della politica, del fumetto e dello sport sono raccolti nel libro “C’era una volta un bambino” (Mauro Pagliai Editore, pp. 136, euro 9) che racconta di ogni personaggio com’era da piccolo, le difficoltà superate, gli antichi affetti, i ricordi dolci o dolorosi, le strane coincidenze. Tutto registrato c
on fedeltà e partecipazione da Rossella Martina, capace di restituire atmosfere e profumi del passato. Tanto che alla fine di ogni intervista pare di conoscerli meglio, questi personaggi, e si avverte con loro un po’ di confidenza in più. Del libro di Rossella Martina si parla già molto anche se uscirà soltanto in aprile, e un secondo volume, a raccontare l’infanzia di altri vip, è già in preparazione. Rossella, com’è nata l’idea di rievocare l’infanzia dei personaggi famosi?
“Da tempo mi diverto a fare una serie di interviste a grandi personaggi, che abbiano un argomento della loro vita come filo conduttore, un argomento che riguarda però anche la vita di tutti: questa volta mi è venuta in mente l’infanzia, per vedere com’è stata quella dei numeri uno, per vedere se c’erano già i germi della fama e del talento, ad esempio”. E cosa ha scoperto?
“Innanzitutto che mi sbagliavo. Pensavo che l’infanzia fosse un mondo simile per tutti, e invece in ogni intervista ho scoperto una storia a sè, non soltanto per le diverse condizioni di vita, ma anche come atmosfera emotiva. Immaginavo l’infanzia un periodo relativamente sereno, un luogo di felicità, e invece mi sono resa conto che i bambini soffrono moltissimo. Giulio Andreotti, ad esempio, era orfano di padre e ha vissuto in ristrettezze davvero dure, con un fratellino in orfanotrofio perchè la madre non riusciva a mantenerlo. Pupi Avati pur proveniendo
da una famiglia benestante aveva un grosso problema di confronto con il padre, un uomo molto bello e affabile: il bambino non si sentiva alla sua altezza, credeva di non piacergli, non riusciva a sentirsi amato. Un’infanzia bellissima è stata invece quella di Luciano Pavarotti, adorato dalle donne con cui è cresciuto”. E il germe del talento? C’è una sorta di predestinazione nell’infanzia dei famosi?
“Non ne ho trovato alcun segnale, niente che potesse suggerire ciò che sarebbero diventati. Nessuno di loro era un bambino-genio, in qualche caso non andavano nemmeno bene a scuola, saltavano le lezioni, ed erano anche molto dispettosi. L’eccezione che conferma la regola è l’infanzia del cardinal Tonini, che viveva in una famiglia molto religiosa e fin da piccolo voleva fare il sacerdote. Bonolis invece era un bambino balbuziente: chi si sarebbe immaginato che non avrebbe più smesso di parlare?”. È vero che è in preparazione un secondo volume di interviste?
“Si, vedremo come andrà questo primo libro, ma le interviste per un secondo volume ci sono già. E l’infanzia di quale vip racconterà? Eros Ramazzotti, Ligabue, Gabriella di Savoia, Mario Rigoni Stern. Ma parleranno anche i figli di personaggi famosi, per vedere com’è l’infanzia all’ombra del grande successo dei genitori: la racconternno ad esempio Romina Power, figlia dell’attore di Holywood Tyrone Power, e Paola Gassman, figlia del grande Vittorio”.