I palcoscenici scomparsi
Il Reporter, 01-03-2009, Ciro Becchimanzi
Teatro popolare minimo, un libro per riscoprire il gusto di tradizioni ormai perse e cancellate dal tempo. Carlo Lapucci manda in stampa per i tipi della fiorentina Sarnus, l’edizione arricchita e aggiornata di un lavoro che apparve già nel 1990. Il risultato è degno di nota e attenzione. Il volume (pagg. 208, euro 14) raccoglie le rappresentazioni elementari che si usavano nelle veglie, nelle aie, nei raduni, nei mercati, nelle fiere, come monologhi, sproloqui, parodie, lamenti, serenate, testamenti, l
ettere, prediche, contrasti. Una vera e propria raccolta di metamorfosi, dove il testo orale, nelle mani sapienti dell’attore, passa dal racconto alla rappresentazione, quasi che la novella e altri racconti tendano a travalicare nel teatro. Questa nuovissima edizione, corredata da stampe popolari che mostrano alcune realizzazioni pratiche dello spettacolo, ci consegna – se mai ce ne fosse bisogno – anche la conferma delle capacità e del rigore scientifico dell’autore. Carlo Lapucci vive a Fir
enze dove insegna. Si è occupato di letteratura e ha al suo attivo diverse opere di narrativa e di linguistica, tra cui il Dizionario dei modi di dire della lingua italiana, Garzanti 1993. Lapucci [sic] ha anche pubblicato i volumi: Fiabe toscane, Mondadori 1984; La Bibbia dei poveri, Mondadori 1985; Indovinelli italiani, Vallardi 1994. Nel 2006 per Le Monnier e nel 2007 per Mondadori è uscito il Dizionario dei proverbi italiani che raccoglie 25000 proverbi, prima opera e studio generale sui detti italiani.