Quando Volponi consolava Pasolini
QN / Il Resto del Carlino / La Nazione / Il Giorno, 15-01-2009, ––
«CARISSIMO Pier Paolo, ho avuto la tua lettera e ti abbraccio subito con tutto il mio affetto. Capisco la tua solitudine e il tuo dolore. Si perdono anche i figli e anche con essi si resta con un amore inappagato. Siccome ho letto e travasato bene il tuo ultimo libro so q
uanto contasse Ninetto per te e so anche che solo un dio potrebbe fartene trovare un altro altrettanto caro e splendente. Posso solo sperare che succeda proprio questo: che si accenda una sera in modo diverso una faccia del gruppo di Canto Civile, che ti chiami un accento che t
u sappia riconoscere». Inizia così una lettera del 26 agosto 1971 indirizzata dallo scrittore Paolo Volponi a Pier Paolo Pasolini. È una delle 81 missive inedite raccolte da Daniele Fioretti nel volume Scrivo a te come guardandomi allo specchio (Polistampa).