Medusa. Il mito, l’antico e i Medici
InContatto, 01-12-2008, ––
Dipinti, disegni, oreficeria e glittica dalle collezioni medicee Il programma “Mai visti”, avviato nel 2001, intende innanzitutto far conoscere, a rotazione, mediante piccole esposizioni con ingresso gratuito, i dipinti e la grafica custoditi nei depositi della Galleria degli Uffizi che, pur di alta qualità artistica, non possono essere accolti, per motivi di spazio e di gestione, nell’esposizione permanente del museo. Lo scopo è permettere al pubblico e agli studiosi di godere di opere d’arte altrimenti invisibili, “mai viste” appunto, ampliando la propria cultura iconografica: di particolare rilievo e risonanza le edizioni dedicate alle nature morte
e ai trionfi di frutta e fiori nonché al nudo nella sua rappresentazione sacra e profana. Di grande successo l’edizione speciale dei “Mai visti” eccezionalmente dedicata a opere contemporanee: la selezione di autoritratti di artisti – quali Balla, De Chirico, Léger, Mafai, Matisse, Picabia, Rosai, Turcato e Vedova – provenienti dalla collezione Raimondo Rezzonico, acquisiti dalla Galleria degli Uffizi per arricchire la collezione – unica al mondo – di effigi d’artisti dipinte da essi medesimi, iniziata nel Seicento dal Cardinale Leopoldo e custodita nel Corridoio Vasariano.
La mostra di quest’anno, curata da Valentina Conticelli
, s’impernia su di una splendida testa di Medusa di scuola fiamminga che nel Settecento fu ritenuta addirittura un’opera perduta di Leonardo. Intorno a questo dipinto, di grande bellezza anche se non ascrivibile alla mano del maestro vinciano, la mostra costituisce un affascinante itinerario attraverso testimonianze archeologiche, grafiche, pittoriche, oggetti d’oreficeria, glittica, numismatica e corredo militare, che illustrano la fortuna del soggetto mitologico della Medusa in rapporto al collezionismo mediceo. L’allestimento dell’esposizione, innovativo e coinvolgente, si avvale di videoproiezioni che esaltano la spettacolarità del soggetto e il suo mistero.