I ricordi di Bambagioni in un libro
Il Tirreno, 07-12-2008, ––
PRATO. Sono quasi 400 pagine di ricordi, sul filo di una piacevole nostalgia. Più che d’affari, “Sessant’anni a Prato” di Silvano Bambagioni, parla però della città. Tutta intera, pur divisa a quadretti, vista con lo sguardo d’un ottantenne che per quasi mezzo secolo ha dominato la scena pratese.  Pubblicato da Polistampa, il libro su carta buona e con un bel po’ di fotografie d’indubbio fascino, è stato presentato ieri pomeriggio a Palazzo Novellucci. Ed è stato un pienone. Sarà che l’ha scritto l’ex numero uno della Cassa, quella dei tempi d’oro (la “mamma”, come veniva chiamata da molti p
ratesi) prima ancora d’una repentina caduta.  Sarà che sono davvero tanti coloro che Silvano Bambagioni ha incontrato nei suoi tre quarti e passa di vita da pratese. Il libro scorre via veloce. Anzi. Lo si può leggere saltando da una parte all’altra, perché all’interno dei quadretti in questione è possibile scegliere che cosa o chi guardare per primo. Si comincia con De Gasperi a Prato e con la nascita della Cisl e si prosegue toccando, appunto, cose, situazioni e persone. Fra quest’ultime, Silvano Bambagioni ricorda (e dà direttamente voce) tanto il vescovo Fiordelli che il sindaco Giovannini, senza dimenticare il professor Nuti, una discreta c
arrellata di personaggi Dc e tanti altri. Persone alle quali è il caso, secondo l’autore, di pensare ancora oggi, soprattutto «nel mezzo di una crisi che sembra più grave di tutte quelle che Prato ha già passato».  Città e distretto, secondo Bambagioni, supereranno anche questa. E lo dice con una certa convinzione, a margine della presentazione, «pur non avendo la sfera di cristallo». Un’avvertenza, però. Il libro non propone soluzioni né pretende di far storia. «Lascio il mestiere dello storico a chi lo sa fare», spiega l’autore. Certo è che anche il suo sarà un contributo a loro uso e consumo.