"Raffaello Ojetti. Architetto nei primi cinquant’anni di Roma capitale" di Sofia Crifò
AISE, 11-10-2005, ––
11/10/2005 ore 19.07
Cultura

FIRENZE\ aise\ - Architetto e restauratore, storico di rara sensibilità, attivissimo in seno alla vita culturale della Roma di fine Ottocento e primo Novecento, ideatore e direttore di riviste, di mostre, fondatore dell’Associazione degli Amatori e Cultori di Architettura, protagonista assieme a Baldassarre Odescalchi - il principe per il quale realizzerà la stazione balneare di Santa Marinella - della creazione del Museo Artistico Industriale e della sua scuola, maestro di Armando Brasini, Duilio Cambellotti e di tanti altri: Raffaello Ojetti (
1845-1924), figura quasi sconosciuta, messa in ombra dalla fama del figlio Ugo e dalla dispersione del suo archivio, è un’autentica riscoperta.
Proprio a questa figura è dedicato l’ultimo volume di Sofia Crifò "Raffaello Ojetti. Architetto nei primi cinquant’anni di Roma capitale" (Polistampa, pag.248, 28 euro), che sarà presentato giovedì 13 ottobre presso la Fondazione Primoli a Roma, alla presenza dell’autrice. Interverranno anche Marco Fabio Apolloni, Vittorio Franchetti Pardo e Giuseppe Miano, autore della prefazione del volume, mentre la presentazione è di Aureliano
Benedetti. Per l’occasione verrà inoltre inaugurata la mostra "Primoli e gli Ojetti. Il conte, l’architetto, il letterato".
Le tracce dell’archivio perduto di Raffello Ojetti incuriosiscono. Grazie ad un’intensa ricerca di materiali pubblici e privati e all’efficace ricostruzione storica e critica, il personaggio è letteralmente catturato assieme e attraverso le sue opere, in uno spaccato vivissimo dell’Italia post-unitaria. Sul filo del racconto, il lettore si ritroverà anche in compagnia di personaggi più o meno noti, nel fermento di Roma capitale. (aise)