L’estate più sanguinosa della Toscana
Il Corriere della Sera, 05-11-2008, Antonio Carioti
Il sole cocente cui allude il titolo del libro di Paolo Buchignani (edito da Mauro Pagliai, pp. 273, euro 14) è quello dell’estate 1944, quando il fronte della Seconda guerra mondiale giunse in provincia di Lucca, con le devastanti conseguenze culminate nell’orribile eccidio nazista a Sant’Anna di Stazzema. Diversi dei racconti contenuti nel volume rievocano appunto quei giorni segnati dalla violenza delle SS, sigla interpretata come «Societas Sanae» dal prete anti
fascista don Ugo.Tuttavia protagonisti del libro, del quale il regista Carlo Lizzani ha scritto la prefazione, non sono solo gli avversari del regime mussoliniano. Ci sono anche, riassunte con efficacia, le vite di due fascisti ferventi: gli scrittori Marcello Gallian (che l’autore chiama Matteo Galati) e Berto Ricci. Non a caso si tratta di due intellettuali che interpretarono l’avventura del littorio in senso rivoluzionario antiborghese e finirono per subire cocenti delusioni. Si pu&ogra
ve; quindi concludere che il Solleone di guerra non è soltanto quello che splendeva in cielo nel tragico 1944, ma anche e soprattutto quello che ardeva nell’animo di tanti italiani infiammati dalle grandi narrazioni ideologiche del Novecento. Personaggi cui Buchignani ha già dedicato diversi libri in veste di saggista, da Fascisti rossi a La rivoluzione in camicia nera (entrambi editi da Mondadori), dei quali ora ci squaderna le passioni in una non meno efficace forma letteraria.