Rosa dei Venti. Le opere esposte in Palazzo Vecchio hanno conquistato pubblico e critica
La Nazione, 19-04-2008, Fiamma Domestici
Sta per chiudersi l’ultima avventura fiorentina di Giampaolo Talani. Domenica prossima cala il sipario su Rosa dei venti, la straordinaria antologica opsitata dal 7 marzo scorso nella Sala d’Arme in Palazzo Vecchio, inaugurata con una delle tante sorprese, a metà fra il sogno e l’ironia, alle quali ci ha abituati l’eclettico artista di San Vincenzo, pittore d’eccellenza nel panorama internazionale delle arti figurative, frescante, poeta e di recente sperimentatore di nuove espressioni in seno alla scultura. E come allora trasformò allegramente Piazza della Signoria in ‘bagni della Signoria’, costellandola di colorati ombrelloni da mare bianchie blu, per l’uscita di scena sta già pensando ad una performance analoga.«Riporterò per un giorno il sapore, i colori e l’immensità del mare a Firenze», racconta Talani, che aggiunge: «Voglio fin da adesso ringraziare il Comune di Firenze e tutte le istituzioni che hanno creduto nel mio progetto. In segno di riconoscimento il giorno di chiusura, sulle note jazz del TrioRadioMarelli, ins
ieme al mio staff faremo dono a tutti i fiorentini che verranno a salutarci di un manifesto che rappresenta la piazza giocosamente allestita con gli ombrelloni».Maestro, dopo la consacrazione con l’affresco alla stazione di S. Maria Novella Partenze, un altro importante riconoscimento? «Direi proprio di sì. La mostra è andata oltre ogni più rosea aspettativa con punte di oltre mille visitatori giornalieri, specie nel periodo pasquale, tanto che abbiamo rischiato in certe ore del giorno di chiuderla perché l’affluenza era tale da non garantirne la sicurezza. Siamo tutti molto soddisfatti non solo per l’apprezzamento registrato nei confronti delle opere esposte ma anche per le lodi ricevute riguardo all’allestimento affidato a due artigiani di qualità quali Paolo Nocentini e Giacomo Violi Pini con la regia di Laura Farina per Oltremare Arte».Ospiti illustri? «Sono stato onorato della visita del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e di tante altre importanti personalità del mondo della politica, della cultura, dell’arte e dello
spettacolo».Tra i suoi stimatori anche il mondo dello sport: qua a Firenze si dice che lei sia un po’ l’artista toscano beniamino del ‘quartier generale’ della Fiorentina, calciatori compresi. È vero? «Non lo so. Mi ha fatto comunque molto piacere conoscere Cesare Prandelli che una mattina è venuto in visita alla mostra soffermandosi a lungo davanti alle mie opere, così come ha fatto Corvino Pantaleo. Fra l’altro l’unica opera in vendita, La stella del viaggio è stata acquistata dalla Fiorentina e il ricavato sarà interamente devoluto a Telethon».Qualche anticipazione sui suoi nuovi progetti? «Tornerò a Firenze il 24 maggio in occasione de ‘Il Genio Fiorentino’ per allestire, nel cortile di Palazzo Medici Riccardi, una vera e proprioa bottega rinascimentale. Interagendo con il pubblico e in abiti d’epoca daremo vita a un grande affresco dedicato al Genio, in perfetto stile Talani. Nel cassetto, anche una grande mostra a Roma, e chissà che presto non si concretizzi anche il mio sogno americano».