San Frediano, un irlandese a Firenze
In-Forma Scandicci, 01-04-2008, ––
Dalla collaborazione di due editori fiorentini, l’uno musicale, l’altro librario, accomunati dall’amore per la storia e la cultura toscana, con il contributo della Provincia di Firenze e della Mediateca Regionale Toscana, è uscito l’ultimo lavoro dei Whisky Trail “San Frediano, un irlandese a Firenze”, un CD + DVD con libro. “Note di Toscana” è la collana attorno alla quale i due editori, Polistampa, con l’etichetta Sarnus e Opera3, con l’etichetta Amiata Records, hanno stretto il loro sodalizio. L’album multimediale dei Whisky Trail, che è il primo della collana, riproduce i suoni e le immagini live del gruppo a Irlanda in Festa del 2007. Uno di quei concerti che a Firenze sono ormai un vero e proprio rito annuale di primavera. Per questo la voglia dei Whisky Trail di raccogliere la testimonianza unica di uno spettacolo dalla cornice irripetibile e soprattutto cogliere l’occasione per rendere omaggio ad un grande antenato dei fiorentini, raccontandone la storia: San Frediano! Quel San F
rediano che lasciò il suo nome al quartiere di Firenze più famoso nel mondo. Quel San Frediano che pochi sanno essere venuto in Toscana dall’IRlanda nel sesto secolo! “...è a San Frediano che si deve la separazione del Serchio dall’Arno che alleggerì il primo dalle piene dell’altro, a lui si deve la deviazione e l’interramento di alcuni fiumiciattoli che scendevano dai colli a sud di Firenze che, resi impetuosi dalle piogge, fluivano nell’Arno, contribuendo in modo decisivo alle sue piene. Uno di questi, il rio Corbulo, ha lasciato il suo nome alla zona di Firenze su cui scorreva: Ricorboli. È facile pensare che fra il carattere dei toscani e quello del monaco irlandese ci sia stata un’affinità elettiva...che fra il carattere dei fiorentini d’Oltrarno e la personalità di quest’uomo dalla grande vitalità ci fu una felicissima sintonia...che l’incrocio tra San Frediano e l’Oltrarno fu favorito dalla schiettezza irlandese e dalla freschezza fiorentina... che le
grandi e straordinarie capacità dell’uno trovarono la massima disponibilità nella generosa e laboriosa creatività degli altri... Un incrocio che ha nello spirito ironico e nel senso dell’umorismo il punto più sensibile per le reciproche simpatie: un umorismo che la seriosità che ha coperto successivamente la figura del santo, ha fatto completamente perdere. Ci piace pensare infine che nel cuore di Firenze, nel carattere di tanti abitanti di San Frediano, è ancora viva l’impronta del santo irlandese” (da “San Frediano, un Irlandese a Firenze”, libro allegato al CD e DVD, parte finale).Su questo incrocio, fra la strada del santo fiorentino d’Irlanda e la pista del gruppo irlandese di Firenze, quella di Giulia Lorimer (voce), Vieri Bugli (violino), Stefano Corsi (arpa celtica), Massimo Giuntini (cornamusa) e Pietro Sabatini (chitarra), continua a rinnovarsi l’antica sintonia tra Firenze e l’Irlanda. Alla Galleria Pio Fedi di via de’ Serragli 99 Firenze il 18 aprile alle ore 21.