Armi e diplomazia. L’Unione Sovietica e le origini della Seconda Guerra Mondiale
La Nuova Europa, 01-01-2008, ––
Accuratissimo studio, sulla base dell’enorme documentazione reperita negli archivi occidentali, mostra la campagna di approvvigionamento militare e tecnologico con la quale l’ Unione Sovietica, sin dal suo sorgere, seppe «arraffare» armi, piani e sistemi di produzione utili al proprio riarmo. A questa impresa dett
ero il loro contributo, in maniera più o meno ingenua (ma non senza fenomeni di corruzione), non solo le democrazie occidentali, ma anche i governi e gli Stati che poi, durante la Seconda guerra mondiale, si sarebbero trovata l’Unione Sovietica come nemica: l’Italia fascista e la Germania (prima di Weimar e poi quella
nazista). Sotto un profilo nuovo, quello militare e degli armamenti, viene alla luce un fenomeno già altre volte denunciato, quello delle parentele inaspettate che legavano tra loro non solo i due totalitarismi, ma anche il totalitarismo e le democrazie, disposte a transigere su ogni principio in nome della legge del guadagno.