Una mostra a Firenze di Giampaolo Talani: “Rosa dei venti”
Taccuino dell’Arte - Rai International, 10-04-2008, Claudio Barbati
       Da un mondo di vento e di sabbia, di sospensione e di attonita attesa, arrivano le immagini di “Rosa dei Venti”, forte e insolita mostra di pitture di Giampaolo Talani allestita nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio, a Firenze. La mostra resterà aperta al pubblico fino a fine aprile.        Notissimo in Toscana (opera sua è il grande affresco nella Sala partenze della Stazione di Santa Maria Novella, all’uscita su via Alemanni), Giampaolo Talani –livornese di 53 anni – è venuto sviluppando fin dagli anni giovanili  una tecnica e uno stile assolutamente originali, che per qualche aspetto rimandano alle diffrazioni cubiste del primo Novecento, per altri proseguono l’ansia esistenziale dell’
espressionismo.  Ha esposto a New York, Washinton, Parigi, Innsbruck, Colonia, Amburgo, Beiruth, Berlino. Opere sue figurano in importanti collezioni d’arte pubbliche e  private.       I titoli che distinguono le fasi della sua ricerca sono per sè significativi: “Storie del marinaio”, ”Un forte vento di mare”, ”Storie salate”, ”Cercatori di pesci”, ”Musicisti”, ”Finisterre-Partenze”, ”Animali di battigia”, “Ombre”.      Pittura a caccia di risposte emotive dense e  immediate, questa di Giampaolo Taviani. La rassegna di immagini, che la Regia ora vi propone, non lascia dubbi al riguardo. Sono tele che, appena viste, si vorrebbero possedere. Entrano dritte
nell’immaginario degli osservatori e non lo abbandonano più.      “Musicista innamorato”… Un “Marinaio” che stringe al petto una barchetta di carta… Le svolazzanti figure di “Partenze” (capelli e cravatte al vento paiono segnalare l’audacia e i rischi dell’addio)… E poi gli splendidi quadri dedicati a Marinai e Musicisti…   Oppure, più recenti: “Un giorno di vento”,”Un forte vento di mare”, “Uomini in alto mare”, “Bagnanti”.      La poetica di Giampaolo Talani è nitida, accessibile, estremamente comunicativa.Meritatissimo dunque – oltre che riconoscimento dovuto – il bel successo della mostra fiorentina.