«La mia Rosa dei Venti»
La Nazione, 16-03-2008, Fiamma Domestici
Le opere di Talani esposte a Palazzo VecchioHa esposto a New York, Washington, Parigi, Orleans, Innsbruck, Colonia, Amburgo, Dusseldorf, Berlino, Beirut. Le sue opere sono conservate nelle più importanti collezioni pubbliche e private del mondo, ma a Firenze Giampaolo Talani è legato da un affetto del tutto particolare, che attinge agli anni della sua infanzia. Il ricordo allora corre veloce a quando da ragazzo con il padre la domenica mattina saliva sul treno che dal litorale di San Vincenzo lo conduceva alla stazione ferroviaria di Santa Maria Novella. E da qui a piedi fino agli Uffizi, dove lo stupore e la meraviglia prendevano il sopravvento davanti ai capolavori della pittura italiana ed europea. Gli studi al Liceo Artistico e all’Accademia fiorentina di Belle Arti, allievo di Goffredo Trovarelli, sulle tracce della grande tradizione toscana con un occhio di riguardo per James Ensor, uniti a un innato talento, esuberante curiosità ed entusiasmo per i più svariati generi pittorici (dall’incisione alla tecnica del ‘buon fresco’, ‘percorso chimico di una fede’), hanno fatto il resto. Dal giovanile ciclo di affreschi di fine anni Settanta per la chiesa di San Vincenzo, suo paese natale, alle mostre americane ed europee dei decenni successivi, al successo nelle importanti rassegne pubbliche di Napoli, Arezzo, Fiesole, Milano, Bologna, Palermo. Fino a Partenze, il più grande
strappo d’affresco al mondo, inaugurato nel settembre 2006 alla stazione di Santa Maria Novella, icona contemporanea del viaggiatore e sigillo di una straordinaria carriera artistica che nell’arco di un trentennio ha collocato il nome del caparbio marinaio, pittore-poeta e frescante livornese fra i protagonisti della scena artistica internazionale. Tanto da meritarsi oggi l’onore tributatogli da Firenze di un’antologica senza precedenti, con 55 opere in esposizione alla Sala d’Arme di Palazzo Vecchio. La mostra, intitolata Rosa dei venti, promossa da Comune di Firenze, Provincia di Firenze e Regione Toscana, in collaborazione con la Galleria degli Uffizi, a cura di Laura Farina per Oltremare Arte, resterà aperta fino al 27 aprile 2008 con orario 10.30-18.30. E se le file di ombrelloni bianchi e blu disposti a formare un giglio che il 7 marzo scorso (giorno di inaugurazione) avevano tappezzato piazza della Signoria fra lo stupore di turisti e passanti, hanno già fatto rientro sulla spiaggia tirrenica, una grande fusione in bronzo di tre metri di altezza (Rosa dei venti) è collocata per tutta la durata dell’evento sotto il loggiato degli Uffizi, al termine della prospettiva del colonnato prospiciente l’Arno. In campo uno dei tanti personaggi del repertorio figurativo dell’artista: una esile figura maschile con i capelli piegati dal vento, i piedi ben piantati sopra un ombrello d
a mare con incisi i punti cardinali, la giacca stropicciata dalla quotidianità della vita. Con un’espressione di disarmante perplessità ci guarda pensoso, tenendo stretta una barchetta di carta sotto il braccio e una rosa rossa, paradigma della vita, nella mano destra, mentre il vento la porta via... Maestro Talani, lei è un artista poliedrico che ogni volta si mette alla prova, regalandoci nuove emozioni...«Sì, amo cercare sempre nuove forme di espressione artistica, come i recenti esperimenti in scultura e i primi prototipi per mobili e complementi di arredo, che sono esposti qua a Firenze fino al 27aprile da Mirabili Arte d’Abitare».E ancora una volta ci sorprende con tante inaspettate novità e piccoli grandi follie.
«Una mostra deve necessariamente offrire un’esperienza emotiva e credo che l’aver disposto le opere entro dei pannelli delimitati da antichi infissi disposti a raggiera, grazie al magnifico allestimento realizzato da Paolo Nocentini e Giacomo Bioli Pini, abbia contribuito a produrre tale effetto. Ogni tanto è bello che il cuore faccia un sobbalzo non perché ci stanno rubando la macchina o ci aumentano le tasse, ma perché proviamo un’emozione buona davanti a qualcosa di bello e armonioso, come si sta verificando adesso con la perfetta simbiosi fra sede espositiva, opere esposte e allestimento della Rosa dei Venti».