Nuvole di freddo “estivo”
Il Firenze, 08-03-2008, Maurizio Busia
Piazza della Signoria immersa nel surrealismo di Talani e allestita con ombrelloni. Il mare si sposta a Palazzo Vecchio, in Sala d’Arme, con la mostra “Rosa dei Venti”Ombrelloni chiusi. Troppo vento: il mare si sposta dalla piazza ai quadri. L’inaugurazione della mostra antologica di Giampaolo Talani ha mancato davvero per poco le giornate assolate di inizio marzo. Quelle stesse che hanno fatto provare per un po’ la sensazione di un anticipo di primavera e, perché no, un vago sapore di mare.
Ma vedere Piazza della Signoria allestita per l’inaugurazione della mostra con tanto di ombrelloni, in una piena giornata d’inverno con vento e pioggia, questo sì che ha dato all’installazione dell’artista, originario di San Vincenzo, un ulteriore tocco surreale. Rosa dei venti, questo il titolo voluto per la mostra, raccoglie nella Sala d&
rsquo;Arme di Palazzo Vecchio 55 dipinti dell’artista toscano noto anche per l’affresco realizzato per il Salone Viaggiatori della stazione di Santa Maria Novella. Pezzi provenienti da collezioni pubbliche e private, dall’Italia e dall’estero, che si arricchiscono anche di un’imponente scultura che rimarrà per quasi due mesi sotto la Loggia degli Uffizi. Nella poetica dell’artista il mare è presente ovunque, abitato da personaggi solitari, silenziosi, immobili nella pioggia, nella nebbia e nel vento. Creature di confine, che animano i dipinti di Talani senza peraltro sollevare alcun senso di malinconia. Sono creature che proprio per essere nate, cresciute e vissute nel continuo contatto con l’infinito, il mare in questo caso, ne sono rimaste stregate. Amore per il mare e condanna di vivere al limite, al margine di tutto. Il tempo si è fe
rmato e i ricordi d’infanzia convivono con le angosce dell’uomo. L’opera di Talani evoca in questo paesaggio fantasioso (eppure incredibilmente reale), un altro grande artista che ha amato Firenze e che dai fiorentini è stato amato: Jean Michel Folon. Ieri come oggi si dimostra attraverso l’arte contemporanea che la città può arricchirsi di nuove atmosfere, di nuovi orizzonti ed essere vissuta in tutti i suoi luoghi, anche nei più preziosi.
L’assessore Eugenio Giani, su questa scelta, afferma: «Talani ha aperto una strada per la città. Dopo Talani, Firenze potrà e dovrà accogliere anche altri artisti contemporanei negli spazi pubblici».
La mostra, visitabile fino al 27 aprile, è stata allestita da Paolo Nocentini e Giacomo Bioli Pini. Tutti i giorni dalle 10.30 alle 18.30. Ingresso libero.