Giampaolo Talani. Rosa dei Venti
Exhibitions, 17-03-2008, Maddalena Delli
Firenze tributa un’antologica senza precedenti al Maestro dell’affresco di Santa Maria Novella: nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio 55 dipinti provenienti da collezioni pubbliche e private, dall’Italia e dall’estero. E poi una grande scultura posta per quasi due mesi sotto la Loggia degli UffiziIn Sala d’Arme di Palazzo Vecchio a Firenze un’antologica di Giampaolo Talani senza precedenti, con 55 dipinti provenienti da collezioni pubbliche e private, dall’Italia e dall’estero (due, in particolare, dagli USA e uno dal Giappone). E poi una grande scultura posta per quasi due mesi sotto la Loggia degli Uffizi. È il prestigioso omaggio riconosciuto al “maestro dell’affresco della Stazione” dal Comune e dalla Provincia di Firenze, dalla Galleria degli Uffizi, dalla Regione Toscana e dal suo Consiglio. Mentre il Ministero dei Beni Culturali benedice l’evento con due acquisizioni, una per il Museo del Vittoriano, una per la Collezione del Quirinale.’Rosa dei Venti’, questo il titolo scelto per la mostra, già si configura come evento clou di una straordinaria carriera che nell’arco di un trentennio ha posto Talani tra i protagonisti dell’arte internazionale; dal giovanile ciclo di affreschi di fine anni ‘70 per la Chiesa di San Vincenzo (Livorno), suo paese natale, alle mostre americane ed europee degli anni ‘80 e ‘90, alle grandi esperienze pubbliche di Napoli, Arezzo, Fiesole, Milano, Bologna, Palermo degli anni 2000. Fino al noto e ammiratissimo affresco della Stazione di Firenze Santa Maria Novella, Partenze, con cui ha saputo richiamare l’attenzione mondiale sull’attualità artistica di quella città. L’allestimento della mostra – realizzato da Paolo Nocentini e Giacomo Bioli Pini – impiegherà antichi infissi disposti a raggiera, a rappresentare la rosa dei venti marinara. Otto sono difatti le sue punte, quanti i periodi salienti dell’esperienza artistica di Talani: da “Storie del marinaio” a “Un forte vento di mare”, da “Storie salate” a “Cercatori di pesci” e “Musicisti”, da “Finisterre-Partenze” ad “Animali di battigia” e “Ombre”. La mostra è curata da Laura Farina per Oltremare Arte, il catalogo da Elisa Gradi per le edizioni De Paoli. Rosa dei Venti sarà anche una scultura, campo in cui per la prima volta vedremo l’artista cimentarsi. Si tratta di un bronzo alto 3 metri collocato sotto la Loggia degli Uffizi per tutto il periodo dell’esposizione, proprio in mezzo al colonnato prospiciente l’Arno. La grande statua raccoglierà in sé tutti i simboli della malinconica poesia di Talani che chiarifica: «guarda la rosa e il vento che la porta via... La rosa è la nostra vita, quindi è un altro modo per dire ‘carpe diem’, un concetto che mi è m
olto caro».Sempre animato dal desiderio di stupire, Talani ha pensato anche a una sorprendente installazione dall’evidente rimando all’universo simbolico cui non ha mai cessato di attingere e che lo ha reso sempre più celebre: il mare. Per la prima volta nella storia, piazza della Signoria si trasformerà in un’immensa spiaggia, habitat originario di Talani, sempre legato al sapore salmastro del mare. 55 ombrelloni bianchi e blu saranno disposti a formare un giglio, in evidente omaggio al rapporto indissolubile che unisce Talani a Firenze, oggi più che mai sua città d’adozione. A completare l’installazione contribuirà anche un sottofondo jazz suonato dal vivo. Talani – che si definisce “pianista irrealizzato” – nutre infatti una grande passione per la musica, in particolar modo per il jazz che non ha «né principio e niente fine, appunto, solo musica jazz come quella del mare che dove comincia non si sa. E il vento, dove va a finire il vento, quello forte, quello che porta via tutto?Ma dimmi, ora, qual è il primo petalo che nasce e quale l’ultimo a morire? È un giro in tondo vedi?Anzi un girotondo a volte molto, molto veloce come una scala di note jazz. Appunto. (...) Senti tutti gli accordi dei preludi e poi dei motivi e i modi, e i suoni che vi girano intorno. È solo jazz ti dico. Allora è stata proprio una rosa, non più una rotta di marinaio come una volta o una stella cieca di luce riflessa. La mia rosa è viva di venti!».Nota biograficaNato nel 1955 nella località marittima di San Vincenzo (Livorno), Giampaolo Talani ha maturato una profonda preparazione artistica frequentando prima il Liceo Artistico, poi l’Accademia di Belle Arti di Firenze dove è stato tra gli allievi prediletti del Maestro Goffredo Trovarelli. Ancora studente, nel 1977 effettua la prima personale. Nel 1979 si laurea con una tesi su James Ensor e viene segnalato per la partecipazione al Premio «Lubiam» di Mantova dedicato ai giovani artisti. La sua innata curiosità lo spinge da sempre a coltivare i generi tradizionali della pittura, sperimentando anche altre tecniche, tra cui l’incisione e la pittura a fresco di cui è uno dei pochissimi profondi conoscitori contemporanei. Ed è proprio per la sua perizia in questo campo che, appena ventiquattrenne, riceve il prestigioso incarico di affrescare la chiesa di San Vincenzo Ferreri. Porta a termine il complesso lavoro in 9 anni. Il vasto ciclo (200 mq) gli vale, oltre a entusiastici tributi di critica e di pubblico, altre importanti commissioni: la pala d’altare per la chiesa di Santa Croce in Populonia, gli affreschi per il Santuario della Madonna del Frassine a Grosseto e il grande affresco La predica di San Bernardino sulla parete esterna del Palazzo Vescovile di Massa Marittima, presentato in Vaticano per esplicita richiesta di papa Giovanni Paolo II, dal qua
le viene ricevuto nel marzo del 1992. Altri importanti affreschi si trovano in spazi pubblici e privati; tra cui quelli eseguiti per una villa medicea in località Bandita (Livorno) e le grandi tavole collocate nello scalone d’ingresso del palazzo comunale di San Vincenzo.Talani prosegue intanto la ricerca pittorica, sviluppando progressivamente una tecnica e uno stile assolutamente originali. Se, infatti, la pittura degli anni giovanili appare più dura e inquietante, quasi pervasa da una specie di “horror vacui”, ispirandosi a illustri modelli tra cui il maestro belga Ensor, in una fase più matura la sua visione poetica si addolcisce e con questa anche l’espressione pittorica. Il percorso artistico di Talani, scandito da molte importanti personali, può essere riassunto in otto periodi: “Storie del marinaio”, “Un forte vento di mare”, “Storie salate”, “Cercatori di pesci”, “Musicisti”, “Finisterre-Partenze”, “Animali di battigia” e “Ombre”. “Ombre” e “Partenze” sono state subito individuate dalla critica tra i suoi più felici argomenti espressivi, tant’è che la loro sintesi ha poi fortemente ispirato l’artista nel concepire il progetto del grande affresco ‘Partenze’, ideato ed eseguito per la stazione di Santa Maria Novella a Firenze col supporto di specifici studi tecnici, che hanno permesso all’artista di “appendere” l’affresco alla parete, senza intaccare la struttura muraria sottostante. Quello eseguito per questa realizzazione è, allo stato attuale, il più grande strappo d’affresco al mondo (80 mq. complessivi) e permette all’opera Partenze di essere trasportabile e quindi ricollocabile anche altrove. Giampaolo Talani è membro, designato dal Ministero dei beni e Attività Culturali, di speciali commissioni volte allo studio e alla conservazione delle pitture “a fresco” più antiche esistenti sul territorio nazionale. Talani ha esposto a New York, Washington, Parigi, New Orleans, Innsbruck, Colonia, Amburgo, Düsseldorf, Beirut, Berlino e le sue opere sono oggi in importanti collezioni pubbliche e private. Ha inoltre scritto e pubblicato numerose raccolte di pensieri, racconti e poesie da cui sono stati tratti numerosi adattamenti teatrali; scrive periodicamente per rubriche di costume su quotidiani nazionali. Vive e lavora a San Vincenzo.Fortuna criticaDi lui hanno scritto numerose personalità del mondo dell’arte e della cultura, e tra gli altri: Vittorio Sgarbi, Maurizio Fagiolo dell’Arco, Luigi Ravaioli, Umberto Cecchi, Giovanni Faccenda, Enrico Giustacchini, Domenico Guzzi, Tommaso Paloscia, Mario Bucci, Nicola Micieli, Riccardo Ferrucci, Maria Giovanna Carli, Giovanni Lombardi, Gilberto Madioni, Pier Francesco Listri, Stefano De Rosa, Alessandro Romanini, Fabio Canessa, Elisa Gradi.