Alla ricerca di sé in Antartide. Tito Barbini sorprende ancora con un nuovo libro di viaggio
Nikon Club Italia, 16-02-2008, Irene Gherardotti
Firenze, 15.02.08 - Tito Barbini, scrittore dell’apprezzato Le nuvole non chiedono permesso. Dalla Patagonia all’Alaska, 100 giorni a piedi e in corriera (ed. Polistampa, pp. 168, euro 8) - ma che forse non tutti sanno essere stato anche ex sindaco, ex assessore regionale, uomo delle istituzioni - torna oggi con un nuovo libro: Antartide. Perdersi e ritrovarsi alla fine del mondo (ed. Polistampa, pp. 176, euro 8), di cui ogni aspetto è eccezionale. Pochissimi sono gli intrepidi viaggiatori che scelgono la patria dei pinguini come mèta, sia per la durezza del clima, sia per l’elevata spesa che comporta. Scar
sissima la letteratura in merito. Da oggi però il tascabile di Barbini sazia completamente la sete di conoscenza sul luogo più freddo della terra. Riccamente illustrate a colori con emozionanti foto scattate dallo stesso autore, le pagine del libro ci offrono anche una nuova immagine di Barbini, che mostra una spietata capacità di mettersi a nudo, umilmente a confronto con le proprie profondità, i misteri, le inquietudini e le domande senza risposta. Tantissimi sono gli episodi curiosi e divertenti che ci accompagnano in un tour antartico, con l’ulteriore pregio di restare al caldo. È ampiamente il
lustrato il "bizzarro" comportamento dei pinguini maschi dediti alla cova e scopriamo, tra l’altro, l’incredibile esistenza di un busto di Lenin "dopo la fine dell’impero, la caduta del suo mito, messo a congelare nel frezeer del mondo, come un qualsiasi mammut...".
Barbini si riconferma quindi un Viaggiatore: uomo che ha attraversato le speranze e le delusioni della politica, uomo che prima ha provato a cambiare il mondo e che poi il mondo ha deciso semplicemente di amarlo: forse è questa la più straordinaria possibilità di cambiamento concessa al mondo stesso e a noi.