Moravia: venni, vidi, non vinsi
Panorama, 21-02-2008, Eleonora Voltolina
È un bel libro ricco di aneddoti Storie del premio Viareggio (Pagliai), nel quale Gabriella Sobrino ha raccolto quaranta anni di ricordi. Alberto Moravia, per esempio, non brillava per umiltà. Candidato al Viareggio nel 1950 con L&rsqu
o;Amore coniugale, si ritirò dalla competizione con una lettera che suonava più o meno così: «Non ho fiducia in alcun premio letterario. Non voglio certo essere sicuro in anticipo di vincerlo, ma neppure sapere che, se non
lo vinco, il mio nome servirà da traino al premio». In altre parole: partecipo solo se vinco. Due anni dopo Moravia avrebbe accettato felice il premio Strega con I racconti, e nel 1961 lo stesso premio Viareggio con il romanzo La noia.